Aeon Zen «Self Portrait (EP)» (2013)

Aeon Zen «Self Portrait (ep)» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
14.05.2014

 

Visualizzazioni:
1472

 

Band:
Aeon Zen
[MetalWave] Invia una email a Aeon Zen [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Aeon Zen [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Aeon Zen [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Aeon Zen [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Aeon Zen [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Aeon Zen

 

Titolo:
Self Portrait (EP)

 

Nazione:
U.k.

 

Formazione:
Rich Hinks :: Vocals, Guitar, Bass, Keyboards
Matt Shepherd :: Guitar
Andi Kravljaca :: Vocals
Steve Burton :: Drums

 

Genere:
Progressive Metal

 

Durata:
19' 21"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
25.11.2013

 

Etichetta:
Time Divide Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Si sente che questi londinesi sono esperti. “Self Portrait” è un EP, ma in realtà potrebbe essere considerato un singolo, visto che tanto delle 4 canzoni proposte per una durata di 19 minuti e mezzo, solo la prima canzone è inedita, mentre le altre 3 sono rifacimenti di pezzi vecchi usciti in precedenza.
Basta l’iniziale “Psych!”, che dura appena 2 minuti, a convincere sul valore degli Aeon Zen, una band che ama, come da tradizione progressive, una tendenza al suonare storta, melodica ma comunque poco canonica, riuscendo a risultare comunicativa per via di una ineccepibile esperienza musicale e competenza coi propri strumenti. La stessa caratteristica risulta nella seguente “Portrait”, sghemba e anche un po’ rumorosa, che ripropone delle atmosfere simili a quanto già da me sentito da Devin Townsend. Arriva poi la splendida ballad, catchy e orecchiabile, “Rain”, pacifica e sinuosa nel cantato, forse con un ritornello troppo ruffiano, ma dall’effetto garantito e comunque gradevolissima, e si conclude con “Demise”, che propone una buona summa delle atmosfere del disco, non disdegnando un maggior approccio metal nei riff, con tanto di parte veloce e un assolo stile Petrucci a coronare il tutto. Per la verità l’influenza alla Dream Theater più moderni è sempre stata abbastanza evidente, anche se non l’unica, ma solo in questo brano il paragone esce evidentemente allo scoperto.
Che dire: valore confermato per gli Aeon Zen, il cui EP è messo disponibile sul loro sito secondo la strategia “pay what you want”. Io direi di dargliela una possibilità, soprattutto se cercate un nuovo bel nome prog metal underground.

Track by Track
  1. Psych! 80
  2. Portrait 75
  3. Rain 75
  4. Demise 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
77

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 14.05.2014. Articolo letto 1472 volte.

 

Articoli Correlati

News
  • Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.